La potenza del pensiero positivo

La potenza del pensiero positivo è sottovalutata da molti. La gente deve capire che il pensiero positivo non è una cosa astratta, ma naturale. Fa parte dell’equilibrio, come il giorno e la notte, la felicità e la tristezza, la pace e la guerra.

Non è che un giorno qualcuno si è alzato dal letto e ha inventato il pensiero positivo. Il pensiero positivo è sempre stato! Ne siamo tutti provvisti, ma alcuni, addirittura, non ne sono neanche a conoscenza.

La potenza del pensiero positivo
Il potere attrattivo del campo magnetico di una calamita è invisibile come lo è la potenza del pensiero positivo.

Non si può essere positivi 3 minuti e dire che il pensiero positivo non funziona perché non è stato capace di soddisfarvi in quei 3 minuti. È come aspettarsi di riempire una piscina vuota con un bicchiere d’acqua e dire: “Ecco, lo sapevo che questa piscina non valeva niente.”

L’attitudine positiva è una disciplina che giorno dopo giorno va coltivata, seguita, annaffiata, coccolata. Bisogna disciplinare la mente e focalizzarla come un laser sulle cose che contano.

Proprio come un giardiniere che si prende cura del suo giardino. Dovrai fare attenzione di non farci crescere l’ erbaccia, pianterai solo fiori che faranno risplendere il tuo giardino.

Il giardino è la tua mente e tu ne sei il giardiniere.

Abbiamo il vizio di avere pensieri negativi.

Come mai la gente pensa sempre a quello che non vuole? Facci caso, adesso, dovunque tu sia a leggere questo articolo. Apri l’orecchio un attimo e sentirai che la gente parla solo di problemi. Non udirai una sola persona parlare positivamente, hanno sempre da ridire su tutto, facci caso. Sono state fatte ricerche scientifiche che provano la nostra negatività.

Guarda le persone che non sanno di essere guardate, noterai sul loro volto una smorfia di amarezza e tristezza. Sapevi che un attimo prima di guardarci allo specchio modifichiamo istantaneamente il viso per apparire più o meno come ce lo aspettiamo nel riflesso dello specchio?

Avere un attitudine positiva non vuol dire essere irrealistici, ma bensì avere una visione della realtà senza pregiudizi negativi. Non si tratta di far finta di niente o di mettere la mer#a sotto al tappetto, ma al contrario, di sapere accettare la situazione senza giudicarla.

Abbiamo il vizio di avere pensieri negativi
Mi piace pensare alla mente come se fosse il cielo. È del tutto normale che delle nuvole transitano nel suo spazio. Abbiamo però il vizio di focalizzare sulle nuvole, dimenticandoci appunto che sono solo di passaggio e che comunque sopra le nuvole c’è sempre il cielo limpido.

Ti sarà già capitato di vivere più di una situazione difficile nella vita. Poi ti accorgi con il tempo, che si aggiusta tutto e che il più delle volte, stai molto meglio di prima. Ci ritroviamo a dire, che dopo tutto grazie a quella situazione difficile, abbiamo incontrato una persona, abbiamo trovato un lavoro migliore, ci siamo ammigliorati e siamo cresciuti.

Perciò, si potrebbe dire che non tutte le situazioni difficili vengono per avvilirci, ma che in un certo senso ci aiutano a renderci migliore la vita. A volte programmiamo di ottenere dei risultati di una certa maniera, ma non va mai come previsto. Di solito otteniamo quello che volevamo di tutt’altra maniera, il più delle volte, dopo una serie di problemi.

Non essere negativo quando incontri resistenze, non va mai come previsto, solo se abbandoni la partita non otterrai quello che brami.

Il pensiero positivo degli atleti è sottinteso.

Prendi come esempio un pugile, sa benissimo che una volta sul ring, prenderà per certo qualche pugno, non ha la pretesa di uscire dal ring indenne. Tutti gli atleti in qualsiasi sport si allenano duramente, con in testa un immagine sola, quella di arrivare in cima!

Nessuno di loro, pensa mentre si allena che non ce la farà mai e che ci sarà certamente qualcuno più forte che vincerà. Danno tutto quello che hanno per arrivare primi al traguardo.

Vanno tutti sul campo con un idea precisa: “Vincerò!”, se ne escono sconfitti, il che è probabile, e lo sanno, prenderanno la sconfitta come carburante per andare meglio la prossima volta. Si alleneranno più duramente e più motivati perché hanno un obiettivo da superare.

Non vedo alcun timore nel suo sguardo, al contrario, vedo una persona determinata a dare tutto quello che ha (in energia) per arrivare prima al traguardo.

L’attitudine positiva per un atleta, è prendere la sconfitta e trasformarla in motivazione piuttosto che farne una sconfitta personale. Conoscono la potenza del pensiero positivo e quella della visualizzazione positiva.

  • Dove vuoi andare?
  • Che cosa vuoi fare?
  • Cosa vuoi vedere?
  • Chi vuoi essere?
  • Cosa vuoi avere?
  • Cosa vuoi condividere?
  • Quale progetto vuoi sostenere?
  • Perché vorresti essere conosciuto?
  • Che genere di competenze ti piacerebbe acquisire?
  • Quali cose straordinarie vorresti fare?

Hai degli obiettivi? Quali sono i tuoi sogni e perché ancora non li hai realizzati? Di cosa, o di chi è la colpa? Cos’è successo? Perché hai mollato?

Sei molto più positivo di quanto credi.

Fai una pausa per favore, trova un minuto per te, ti invito a riflettere un attimo a quello che stai per leggere:

Quando la mattina prendi la macchina per andare al lavoro (o l’autobus, treno, bicicletta, eccetera), non aspetti che tutti i semafori siano verdi, accendi la vettura e ti avvii dirigendoti e prendendo strade di cui hai l’abitudine. Nel caso, durante il tragitto trovassi qualche intoppo o se dovessi imbatterti in una deviazione, prenderai un’altra strada per arrivare al lavoro, giusto?

Sai che arriverai al lavoro in ogni caso, quindi, in una certa maniera sei positivo sul fatto che arriverai a destinazione, anche se contro voglia, farai di tutto per arrivarci. Fai la corsa contro il tempo tutte le mattine per recarti al lavoro a contro cuore. Immagina quello che potresti fare se decidessi di realizzare i tuoi sogni, non lo faresti perché devi, al contrario, ci metteresti un grande entusiasmo e una grande passione.

Perché quando si tratta di fare qualcosa a contro cuore ce la metti tutta, e per fare qualcosa che veramente ti stimola e per cui hai passione non fai il necessario?

Capitano a tutti quelle giornate strane, sopratutto quando piove. Quando mi capita di essere preso in ostaggio da pensieri negativi, mi piace guardarmi come osservatore. Faccio finta di vedermi con gli occhi di un’altra persona, e immagino di vedere quello che non va come osservatore, e quello che direi o farei per migliorare il morale di quella persona. Vedere da un’altra prospettiva i miei pensieri, fa si di sentirmi molto meglio da subito e di rendermi conto che alla fine, sono solo pensieri ai quali do troppa importanza.

Quello che voglio dire qui, è che per fare un lavoro che non ti piace, con dei colleghi che non ti piacciono, per una società e un capo ingrato, fai di tutto per arrivare al lavoro, e pure se è finto, con il sorriso. Forse, non è il tuo caso ma stando alle ultime statistiche, ben 7 italiani su 10 non sono soddisfatti del proprio impiego.

Di una certa maniera sei positivo. Ti rechi al lavoro tutti i giorni e non importa se piove, se c’è vento, se c’è la bufera o un sole che brucia la terra, tu vai al lavoro. Quando la sveglia suona, anche se vuoi restare al letto, ti alzi. Nel caso ti alzi in ritardo, non fai neanche colazione e scappi al lavoro per arrivare in tempo, è incredibile!

Mi posso permettere di dire la mia opinione? Sinceramente, hai tutto il potenziale per realizzare i tuoi sogni, e anche se non lo sai utilizzi già la potenza del pensiero positivo.

Ho fatto un video: Come fare per pensare positivo? Potresti trovare utile guardarlo, al passaggio pensa d’iscriverti al canale.

Spero che questo articolo ti sia piaciuto e sopratutto utile, pensa di condividerlo con qualcuno che conosci che potrebbe avere bisogno di leggere qualcosa di positivo. E a proposito di leggere qualcosa di positivo ti consiglio questo libro dell’autore Zig Ziglar, ti farà un gran bel bene, fidati.

Pensiero positivo
Il libro di Zig Ziglar è uno dei primi che ho letto in crescita personale, alla fine non si tratta di fare miracoli con noi stessi, ma semplicemente di guardare la situazione, non da uno, ma da più punti di vista.

Ci sentiamo presto.